«Invade i social, conquista siti, app e piattaforme: oggi in Italia gli “adepti” sono 6,7 milioni» sintetizza Alex Fantini, fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com
Invade i social, conquista siti, app e piattaforme. Su Google ottiene a livello globale oltre 1,4 miliardi di risultati di ricerca. Insomma, il Bdsm (Bondage, Disciplina, Dominanza, Sottomissione, Sadismo e Masochismo), come confermato da una considerevole letteratura scientifica a riguardo, è praticato più di quanto si possa immaginare.
«In Italia gli “adepti” sono 6,7 milioni» sintetizza Alex Fantini, fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com, il portale numero uno in Italia per le avventure extraconiugali, che in uno studio sulle tendenze sessuali condotto questo mese ha rilevato un notevole incremento delle pratiche BDSM ed ha elaborato un profilo identificativo dei praticanti-tipo.
«Internet —prosegue Alex Fantini— ha aumentato le possibilità di incontro per chi è interessato al BDSM ed ha anche offerto un’alternativa virtuale a chi non ha il “coraggio” di proporsi fin da subito nella realtà».
Certo è che nell’ultimo anno, il mondo del BDSM ha registrato un boom significativo, con un particolare aumento del numero di persone che praticano queste forme di erotismo al di fuori della coppia. Ciò che sorprende maggiormente, come ha potuto rilevare Incontri-ExtraConiugali.com, il sito più sicuro dove cercare un’avventura in totale discrezione e anonimato, è infatti l’incremento delle coppie clandestine che praticano il BDSM.
Il portale ha condotto interviste e sondaggi approfonditi per comprendere meglio chi sono coloro che praticano il BDSM ed i risultati hanno fatto emergere un’eterogeneità dei praticanti, senza grandi differenze tra i sessi: sia uomini che donne sono rappresentati in modo equo, con un valore medio nazionale dell’11,4%.
«Ma si sale al 21,2% della popolazione tra i 25 ed i 64 anni, quella più attiva, salendo ulteriormente al 24,3% nella categoria dei traditori» sottolinea il fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com.
Insomma il BDSM è il “new normal”. Lo conferma anche uno studio pubblicato sull’autorevolissimo Journal of Sexual Medicine (https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/jsm.12192) realizzato su un campione di 1.336 persone di entrambi i sessi, di cui 902 cultori del BDSM e 434 volontari di controllo che non lo praticano e non ne hanno manifestato il desiderio.
Lo studio, intitolato “Psychological Characteristics of BDSM Practitioners”, è stato condotto dal professor Andreas Wismeijer del Dipartimento di Psicologia Clinica dell’Università di Tilburg nei Paesi Bassi, coadiuvato dal professor Marcel van Assen del Dipartimento di Metodologia e Statistica del medesimo ateneo.
La ricerca ha analizzato le dimensioni della personalità (NEO Five-Factor Inventory), rilevando gli stili di attaccamento (Attachment Styles Questionnaire), la sensibilità al rifiuto (Rejection Sensitivity Questionnaire) ed il benessere soggettivo, rilevato attraverso l’indice dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
I risultati? I praticanti del BDSM sono meno nevrotici, più estroversi, più aperti alle nuove esperienze, più coscienziosi, molto meno sensibili al rifiuto e mostrano anche un maggiore benessere soggettivo rispetto a chi non lo pratica.